1/12 partiamo all’alba insieme ad un gruppetto di europei con un pulmino a nove posti alla volta della Reserva Nacional Salinas y Aguada Blanca, dove ci si aprono vedute spettacolari delle Ande ed é facile incontrare migliaia di vigogne, alpaca e lama. La sosta per la prima colazione è nella Riserva Naturale della Pampa de Cañahuas (4000 m) dove, dopo aver assaporato una ottima tazza di caldissimo Mate de Coca (tipica bevanda andina ottenuta lasciando in infusione foglie di coca … proprio una botta di vita a queste altitudini!), scattiamo coloratissime foto a donne e bambini indigeni.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Chivay, dove, dopo una estenuante camminata sulle colline che contornano il villaggio (trekking a 3700 m non è uno scherzo!), ci rilassiamo immersi nella calda piscina delle omonime sorgenti termali. Alla sera Fabio crolla: febbre, mal di montagna e mal di stomaco. Paolo presta le prime cure per fargli passare vivo la notte, poi lo abbandona per andare a cenare nell’unica taverna di questo sperdutissimo paesino e si siede al tavolo in compagnia di peruviani gentilissimi, di un australiano ignorante e puzzolente e di due bellissime ragazze israeliane che se la tirano come se fossero in un locale di alta classe: cibo buonissimo, musica andina e quattro chiacchiere fanno passare una bella serata.
2/12 all’ alba e dopo essersi assicurati che Fabio dia ancora segni di vita, partiamo in direzione Cañon del Colca dove possiamo ammirare panorami mozzafiato e tentare di avvistare il mitico CONDOR dalla cima del Mirador Cruz del Condor a picco sul canion.
Nel pomeriggio rientriamo ad Arequipa da dove, alle 20, prendiamo uno sgangheratissimo pullman che in sei ore ci porterà a Puno, sulle rive del Lago Titicaca.
Lascia un commento